KHEDIRA – Il professore di Allegri è reduce da una stagione infernale. Subito il rinnovo con aumento a 6 milioni netti più bonus, necessario a causa del pressing di Arsenal e Psg: ma per l'ex tecnico bianconero Khedira era semplicemente incedibile. Poi gli infortuni, l'intervento al cuore e quello al ginocchio. È lui il più sacrificabile della Juve di oggi, c'è il sondaggio del Besiktas ma quell'ingaggio è una zavorra che complica qualsiasi richiesta sul cartellino. E in Continassa si ragione anche sulla possibilità di una rescissione consensuale, senza fretta.
MANDZUKIC – Tra tutti gli attaccanti attualmente in rosa, è il meno adatto al calcio di Sarri. Tra i sacrificabili, in cima alla lista, anche prima della patata bollente Higuain. Anche Mandzukic è fresco di rinnovo, il suo ingaggio da 4 milioni netti più bonus “facili” non aiuta, essendo ormai fuori dai radar dei top club anche per i suoi 33 anni appena compiuti. Viva la pista cinese, respinta da lui già a più riprese negli ultimi anni. Complicate alternative italiane, il suo entourage è al lavoro, Mandzukic resta in uscita.
GLI ALTRI – Ci sono poi altri fedelissimi come Blaise Matuidi o Juan Cuadrado. Più mercato, a cifre non esagerate (20-25 milioni), anche a causa di quei contratti in scadenza nel 2020. A differenza di Khedira, Mandzukic o Higuain non sono vissuti come dei problemi, ma come dei giocatori con cui monetizzare se possibile. Anche loro sempre presenti con Allegri al netto degli infortuni. Anche loro con la valigia in mano.