Una strada che, dopo quattro giornate di campionato, vede la Juventus al secondo posto della classifica con 10 punti, dietro solo all'Inter di Inzaghi, che comanda a punteggio pieno, con 12 punti. In questo contesto, e potendo permettersi di riposare in settimana non avendo impegni europei, la Juve di Allegri ora è considerata dai più come la rivale più accreditata dell'Inter per lo scudetto. E lo stesso Allegri, al centro delle critiche per due anni per il 'non gioco' della sua squadra, ora viene incensato da più parti per la qualità della manovra espressa in tre delle quattro partite finora disputate (contro Lazio, Empoli e Udinese, mentre la nota negativa è la prestazione offerta contro il Bologna). Dall'alto della sua esperienza, Allegri getta acqua sul fuoco, ponendo come obiettivo stagionale il quarto posto e ribandendo che, sulla carta, la sua Juve è un gradino sotto a Inter, Napoli e Milan. Una posizione sulla quale si può anche essere d'accordo, ma sospettando che sotto quel sorriso sornione e dietro a quelle parole Allegri la pensi in realtà in un altro modo: "Se resto, senza coppe posso giocarmi lo scudetto". Da #AllegriOut a 'rivale scudetto dell'Inter', come cambiano le cose in due mesi: è il calcio, bellezza.
La rivincita di Allegri: dall'ipotesi esonero alla lotta scudetto. Lui sapeva tutto e, sotto sotto, ci crede
"Se resto, senza coppe posso giocarmi lo scudetto". Era questo l'Allegri pensiero fra la fine della scorsa stagione e l'inizio dell'estate, quando con l'arrivo di Cristiano Giuntoli, sommato alle due annate senza titoli, si pensava che per l'allenatore della Juventus potesse anche arrivare un esonero, peraltro richiesto da una buona fetta del tifo bianconero. Poi, erano stati i rumors sulle principesche offerte provenienti dall'Arabia a far vacillare le certezze circa una permanenza del tecnico livornese a Torino. Ma anche in quell'occasione Allegri non si era scomposto, pensando che, se fosse rimasto alla guida della Juve, quest'anno avrebbe potuto giocarsi le sue carte in modo migliore rispetto alle stagioni 2021-22 e 2022-23. Il mercato forse non gli ha dato tutto quello che avrebbe desiderato (l'obiettivo principale, sfumato, era Romelu Lukaku), ma il realismo, la concretezza e la capacità di fare di necessità virtù da parte di Allegri sono invidiabili. E Max ha proseguito per la sua strada.
Una strada che, dopo quattro giornate di campionato, vede la Juventus al secondo posto della classifica con 10 punti, dietro solo all'Inter di Inzaghi, che comanda a punteggio pieno, con 12 punti. In questo contesto, e potendo permettersi di riposare in settimana non avendo impegni europei, la Juve di Allegri ora è considerata dai più come la rivale più accreditata dell'Inter per lo scudetto. E lo stesso Allegri, al centro delle critiche per due anni per il 'non gioco' della sua squadra, ora viene incensato da più parti per la qualità della manovra espressa in tre delle quattro partite finora disputate (contro Lazio, Empoli e Udinese, mentre la nota negativa è la prestazione offerta contro il Bologna). Dall'alto della sua esperienza, Allegri getta acqua sul fuoco, ponendo come obiettivo stagionale il quarto posto e ribandendo che, sulla carta, la sua Juve è un gradino sotto a Inter, Napoli e Milan. Una posizione sulla quale si può anche essere d'accordo, ma sospettando che sotto quel sorriso sornione e dietro a quelle parole Allegri la pensi in realtà in un altro modo: "Se resto, senza coppe posso giocarmi lo scudetto". Da #AllegriOut a 'rivale scudetto dell'Inter', come cambiano le cose in due mesi: è il calcio, bellezza.
Una strada che, dopo quattro giornate di campionato, vede la Juventus al secondo posto della classifica con 10 punti, dietro solo all'Inter di Inzaghi, che comanda a punteggio pieno, con 12 punti. In questo contesto, e potendo permettersi di riposare in settimana non avendo impegni europei, la Juve di Allegri ora è considerata dai più come la rivale più accreditata dell'Inter per lo scudetto. E lo stesso Allegri, al centro delle critiche per due anni per il 'non gioco' della sua squadra, ora viene incensato da più parti per la qualità della manovra espressa in tre delle quattro partite finora disputate (contro Lazio, Empoli e Udinese, mentre la nota negativa è la prestazione offerta contro il Bologna). Dall'alto della sua esperienza, Allegri getta acqua sul fuoco, ponendo come obiettivo stagionale il quarto posto e ribandendo che, sulla carta, la sua Juve è un gradino sotto a Inter, Napoli e Milan. Una posizione sulla quale si può anche essere d'accordo, ma sospettando che sotto quel sorriso sornione e dietro a quelle parole Allegri la pensi in realtà in un altro modo: "Se resto, senza coppe posso giocarmi lo scudetto". Da #AllegriOut a 'rivale scudetto dell'Inter', come cambiano le cose in due mesi: è il calcio, bellezza.