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Angel Di Maria è stato intervistato da Diario Ole, parlando dell'Argentina e del Mondiale vinto. Le sue parole: 

MAGLIE ARGENTINA - "Me lo dicono i miei parenti, lo vedo con i miei amici, nelle persone a me vicine. Lo vedo anche alla Juve, quando giochiamo ci sono sempre magliette e bandiere argentine. E questo ci rende molto felici perché mostra ciò che abbiamo raggiunto e ci rendiamo conto di ciò che abbiamo ottenuto anche nelle persone".

SOGNO - "Molto più di un sogno realizzato, la verità è molto di più. È qualcosa di unico, posso dire. Onestamente, tutto ciò che è successo dopo aver alzato la Coppa non lo immaginavamo. Immaginavo alzare la Coppa, baciarla, ma non quello che abbiamo vissuto quando siamo arrivati ​​in Argentina  il giorno dopo con la gente. Non potendo raggiungere l’Obelisco, penso che abbia superato tutto ciò che avrei potuto sognare un giorno".

CRITICHE - "Ciò che mi ha ferito di più è stata quella critica che ha finito per ferirmi. Quello che non ci ha dato per essere nella Selecion. Ad esempio per me, personalmente, che ho segnato in finale, che non ero mai lì per le finali, che mi è sempre successo qualcosa. Alla fine Dio mi ha dato quella rivincita e dopo tre finali in cui non potevo essere al 100% (Mondiali 2014 e Copa América 2015 e 2016), e nelle successive tre (Copa América 2021, Finalissima 2022 e Mondiali 2022) sono stato in grado di essere al 100% e dimostrare che non era davvero quello che mi stava succedendo. Fa parte della vita. Infortuni che dovevano capitarmi per qualcosa e ora non mi sono capitati e alla fine è andata così. Quelle critiche sono quelle che fanno più male. Non solo uno, perché continuo a suonare lo stesso, sono in Europa, ma per chi è in Argentina ascolta sempre la stessa cosa, fa troppo male. Ed è per questo che a volte uno dice basta, me ne vado, ma sono quelli che mi hanno sempre detto di no".

FINALE - "Mi stava cadendo il mondo addosso. Ma avevo segnato un gol. E in ogni finale in cui ho segno un gol non ho mai perso, quindi ho pensato ‘non possiamo perdere’. Avevo solo questo in mente".

GIOVANI - "Credo che la Seleccion abbia una generazione futura incredibile. I ragazzi che hanno vinto questo Mondiale sono giovani, sanno cos’è la maglia dell’Argentina. Hanno rappresentato la Nazionale come devono rappresentarla e se guardi tra i giovani ci sono giocatori come Mati Soulé o Garnacho. Ci sono giocatori che sono da molti anni in Nazionale e sono impressionanti".

FUTURO - "Nel mio caso, siamo per un po’ di più. Non so quanto, vediamo. È quello di cui abbiamo parlato prima, proseguiamo anno per anno e vediamo come stanno andando le cose, come mi sento. Questi guachos mi hanno convinto e mi hanno riempito la testa. Paredes punta su di me, sempre, mi hanno convinto a continuare e dopo il Mondiale la voglia era evidente. Ci sarò finché non sentirò di non poter dare più il mio contributo alla Nazionale o sarà il mister a dirmelo. Ora mi sento bene, mi sento a un ottimo livello.Togliendo Leo siamo tutti uguali e chi deve giocare gioca".