LA RISPOSTA DEL GRUPPO - Frase banale quanto efficace: la Juve ha giocato in avanti. Sempre. L'ha fatto anche nei momenti in cui l'Empoli è stata più brava a chiudere gli spazi, a raccontarsi di poter bloccare Vlahovic. L'ha fatto persino sembrare facile, aggirare quell'ostacolo momentaneo, quando facile in altri casi e altre volte proprio non lo era stato. Certo: hanno aiutato tantissimo i singoli. La verve ritrovata di Locatelli, il momento di Rabiot, la risposta di Kean. Ma anche qui bisogna giocare di sensazioni ed emozioni: è tutto il gruppo a correre, tutto il gruppo a rincorrere. Tutto il gruppo a fare, tutto il gruppo a disfare. E tutto il gruppo a gioire, ancora in cerchio, sempre più unito.
LE RISPOSTE - Ma uno più uno ha fatto la somma della serata. E i protagonisti sono stati gli stessi uomini più maltrattati dalla critica nell'ultimo periodo. Prendete Kean, i titoloni degli ultimi giorni, l'incertezza sul futuro: non sarà cancellato un bel niente con un gol, ma la prestazione di oggi deve necessariamente essere un punto di partenza, anche per valutarlo in altro modo. Prendere Locatelli: pulito, ordinato, da regista vero in una squadra con corsa e dinamismo. Le sirene di mercato? Per una sera non si sono sentite. Infine, Rabiot, il terzo indizio della prova: il momento è magico ed è un riscatto importante dopo anni d'impotenza. Girano loro, gira la Juve. Anzi: gira la Juve, girano anche loro. Ecco, Allegri...