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Per citare, dal lancio della monetina è uscito Milik. Il polacco è stato il prescelto dalla Juventus per occupare lo slot di vice Vlahovic. Dall’altro lato della stessa monetina c’era Memphis Depay: “Può giocare sia al posto di Vlahovic sia al suo fianco e abbiamo guardato anche lui ovviamente, perché è in uscita dal Barcellona”, aveva rivelato Nedved nel prepartita di Sampdoria-Juve. Ovviamente, la dirigenza bianconera non si è affidata al caso ma a valutazioni di tipo economico, come racconta calciomercato.com.
 
Niente che abbia a che fare il Barcellona, con cui l’accordo era totale: la Juventus era disposta a rinunciare ad alcuni bonus legati ancora al trasferimento di Pjanic per facilitare l’operazione. A bloccare l’arrivo a Torino dell’olandese le richieste di ingaggio: “Durante la trattativa con il Manchester United per Rabiot Arrivabene e Cherubini avevano offerto un biennale con opzione per un terzo anno da 6 milioni di euro più bonus, fino a 7,5, dopo la scelta del francese di non accettare i Red Devils e di tornare a libro paga dei bianconeri (pesando quindi ancora sul monte ingaggi) a Depay è stata fatta una proposta più bassa, intorno ai 6, ma con tre anni di contratto garantiti. L'olandese avrebbe risposto chiedendo una cifra maggiore rispetto a quella iniziale, superiore ai 9 milioni di euro, forte di un interesse concreto dalla Premier League”.
 
Sempre secondo quanto racconta calciomercato.com, l’entourage del calciatore avrebbe fatto filtrare delusione per il mancato accordo con la Juventus: Depay non ha chiesto più soldi ed era pronto a partire per Torino.