Come riporta il Corriere dello Sport: “Resta valida la proposta da 7,5 milioni netti per due stagioni, che accontenterebbe le richieste economiche dell'argentino ma lo costringerebbe a rimandare di un anno il ritorno in Argentina per giocare col Rosario Central. Se poi non ci dovessero essere proprio margini sulla durata del contratto, allora la Juve offre un ingaggio (per un anno con opzione per il secondo) che al netto delle tasse non sarebbe superiore ai 5,5-6 milioni, non potendo in questo caso usufruire dei vantaggi fiscali del Decreto Crescita. In estrema sintesi, la Juve vuole Di Maria ma ha bisogno che El Fideo accetti di restare due anni o di rinunciare a quasi 2 milioni”.
Rimane, quindi, la distanza sulla durata del contratto, annuale o biennale, con in mezzo il nodo degli sgravi fiscali derivanti dal Decreto Crescita. Su questo fronte, si continuerà a lavorare, perché la Juventus non ha dubbi sulle qualità del Fideo che, da parte sua, ha dato priorità alla Vecchia Signora. Ora, però, c’è un bivio: Cherubini ha fatto le sue offerte, prendere o lasciare.