Al secondo posto fra le cause della brutta Juve vista finora, una squadra senza gioco e senz'anima, ci sono invece le enormi difficoltà che sta attraversando il ds Fabio Paratici nella campagna cessioni. Avere in rosa cinque-sei elementi di troppo complicherebbe il lavoro di qualsiasi allenatore, figuriamoci quello di un tecnico appena arrivato su un pianeta a lui sconosciuto come la Juve.
Ripensando poi ad alcune scelte e situazioni di mercato, viene da pensare che avesse ragione Allegri, e ricordiamo qui quattro delle sue prese di posizione durante il suo ultimo anno in bianconero: LE 4 RAGIONI DI ALLEGRI.
RUGANI - Si pensava che l'ultima scelta di Allegri nelle rotazioni difensive potesse scalare posizioni con l'arrivo del suo mentore, Sarri. Invece, l'ex difensore dell'Empoli, che Sarri avrebbe voluto anche al Napoli, è il primo della lista dei giocatori in vendita. La Juve le sta provando tutte per trovargli una sistemazione. CANCELO - Paratici lo aveva definito un "fenomeno", ma per Allegri non sapeva difendere, solo attaccare. Di fronte a un "effetto economico positivo di circa € 28,6 milioni", così recita il comunicato, non una cifra astronomica, la Juve non ci ha pensato un attimo a spedirlo al Manchester City. In cambio, guarda caso, è arrivato un esterno destro più difensivo.
KHEDIRA - Uno dei colonnelli di Allegri, che Paratici finora ha provato invano a vendere, sta vincendo la sua partita. "Sto bene e il calcio di Sarri fa per me", si pavoneggia ora il tedesco, che ha costretto addirittura la Juve, rifiutando per ora qualsiasi destinazione, a considerare offerte di mercato per il connazionale Emre Can.
RONALDO E DYBALA - Che Ronaldo e Dybala fossero incompatibili, che si pestassero i piedi, lo si era visto fin da Chievo-Juve, prima partita della Serie A 2018-19. Durante la stagione scorsa, Allegri ha provato a schierare l'argentino in almeno tre posizioni, senza esito. La peggior stagione della carriera della Joya ha avuto molte motivazioni (anche fisiche e psicologiche), ma è evidente che la prima causa sia di ragione tattica. E anche Sarri se ne sta rendendo conto: nella sua Juve, Dybala, se restasse, potrebbe forse essere schierato solo da falso nove. Mai da esterno, mai da trequartista (ruolo non previsto dal sarrismo).