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Maurizio Sarri, al quale auguriamo pronta guarigione per la polmonite che lo ha colpito, ha guidato durante i mesi di luglio e agosto la peggior Juventus in 'versione estiva' che si ricordi. Le cause sono tante. Al primo posto c'è l'epocale cambio di filosofia che la Juve ha deciso di mettere in atto chiamando Sarri al posto di Massimiliano Allegri. E di questo naturalmente l'ex allenatore del Chelsea non ha alcuna colpa: ci vorranno probabilmente settimane per vedere la 'sua' Juve. Come giustamente ha sottolineato Arrigo Sacchi la parola chiave sarà 'pazienza': "Se la società avrà pazienza e convinzione, Sarri ce la farà. Altrimenti sarà dura". 

Al secondo posto fra le cause della brutta Juve vista finora, una squadra senza gioco e senz'anima, ci sono invece le enormi difficoltà che sta attraversando il ds Fabio Paratici nella campagna cessioni. Avere in rosa cinque-sei elementi di troppo complicherebbe il lavoro di qualsiasi allenatore, figuriamoci quello di un tecnico appena arrivato su un pianeta a lui sconosciuto come la Juve.

Ripensando poi ad alcune scelte e situazioni di mercato, viene da pensare che avesse ragione Allegri, e ricordiamo qui quattro delle sue prese di posizione durante il suo ultimo anno in bianconero: LE 4 RAGIONI DI ALLEGRI.

RUGANI - Si pensava che l'ultima scelta di Allegri nelle rotazioni difensive potesse scalare posizioni con l'arrivo del suo mentore, Sarri. Invece, l'ex difensore dell'Empoli, che Sarri avrebbe voluto anche al Napoli, è il primo della lista dei giocatori in vendita. La Juve le sta provando tutte per trovargli una sistemazione.  CANCELO - Paratici lo aveva definito un "fenomeno", ma per Allegri non sapeva difendere, solo attaccare. Di fronte a un "effetto economico positivo di circa € 28,6 milioni", così recita il comunicato, non una cifra astronomica, la Juve non ci ha pensato un attimo a spedirlo al Manchester City. In cambio, guarda caso, è arrivato un esterno destro più difensivo

KHEDIRA - Uno dei colonnelli di Allegri, che Paratici finora ha provato invano a vendere, sta vincendo la sua partita. "Sto bene e il calcio di Sarri fa per me", si pavoneggia ora il tedesco, che ha costretto addirittura la Juve, rifiutando per ora qualsiasi destinazione, a considerare offerte di mercato per il connazionale Emre Can.

RONALDO E DYBALA - Che Ronaldo e Dybala fossero incompatibili, che si pestassero i piedi, lo si era visto fin da Chievo-Juve, prima partita della Serie A 2018-19. Durante la stagione scorsa, Allegri ha provato a schierare l'argentino in almeno tre posizioni, senza esito. La peggior stagione della carriera della Joya ha avuto molte motivazioni (anche fisiche e psicologiche), ma è evidente che la prima causa sia di ragione tattica. E anche Sarri se ne sta rendendo conto: nella sua Juve, Dybala, se restasse, potrebbe forse essere schierato solo da falso nove. Mai da esterno, mai da trequartista (ruolo non previsto dal sarrismo).