LA CARRIERA - Nel 2014 parte dall’Africa e si trasferisce in Italia per stare accanto alla mamma. Gioca qualche anno nelle giovanili di Inter e Giana Erminio dove mette in mostra le sue abilità da bomber. Gol su gol che fanno rumore, tanto che l'eco arriva fino alla Torino bianconera: la Juve fiuta il colpo e non se lo lascia scappare. Ha 14 anni quando impatta con il mondo juventino, ci mette poco ad ambientarsi, compie passi da gigante fino a diventare un perno dell’Under 16 di Paolo Beruatto, che lo ha cresciuto nell'arco della scorsa stagione. Debutta in bianconero nel dicembre 2018, glorificando il momento con la cosa che sa far meglio, una rete contro La Spezia. Quest'anno rimane in pianta stabile nell'Under 17, con numeri sono da capogiro: Chibozo ha già messo a referto 15 gol e 5 assist in 17 partite nel campionato di categoria. Il suo exploit gli vale anche la prima convocazione con la Primavera, il 25 ottobre contro il Sassuolo, e poi anche una seconda e una terza chiamata dal tecnico Lamberto Zauli. Il tutto, ovviamente, da sotto età
CARATTERE VINCENTE – La sua carriera è solo agli albori, per arrivare al calcio dei grandi manca ancora qualche gradino, ma a soli 16 anni si è già preso tutto quello che l’età può concedergli, anzi, senz’altro di più. Una crescita così vertiginosa non può che essere sospinta da un carattere da vincente. Chi lo conosce, parla di un ragazzo equilibrato, determinato e con la testa sulle spalle, che ha già in mente come e quando raggiungere gli obiettivi prefissati. Intanto la Juve se ne è già innamorata: Chibozo è un attaccante esplosivo, dà il suo meglio da esterno sinistro convergendo al centro per liberare il tiro, ha grande tecnica individuale nell’uno conto uno e rapidità di pensiero, abbinata ad un grande killer instinct sotto porto. Insomma, i crismi del predestinato ce li ha, starà a lui decidere cosa farsene. Un grande segnale l’ha già dato.