NIENTE FAVORITISMI - Buffon parla da leader. A 42 anni è il 'vecchietto' dello spogliatoio e con le sue parole indirizza la Juve nel binario giusto. Punto di riferimento per i giovani, una spalla d'appoggio per l'amico Pirlo, lui che: "Gigi gioca perché è tra i migliori, non per amicizia". Nessun favoritismo, nella Juve non esistono. E se qualcuno avesse qualche dubbio il portiere li ha convinti parata dopo parata. Porta chiusa a doppia mandata, stavolta neanche Messi è riuscito a passare dalla serratura.
MESSI ANNULLATO - Con l'argentino è stato un duello continuo fatto di sguardi, tiri in porta e tuffi tra i pali. Buffon para e urla, urla, urla. Non è stato un attimo zitto ieri sera, sempre attento a guidare la difesa da leader vero. Personalità da vendere per quel 'ragazzino' che in campo sembrava avesse almeno dieci anni in meno. Ha annullato Leo - l'unico a provarci veramente - almeno tre volte, preso dalla frustrazione Messi ha provato anche a tirargli la maglia, sorridendo. Siparietto divertente, nel quale basta vedere lo sguardo di Bonucci per capire con che testa la Juve si è presentata al Camp Nou. Buffon se la ride e respinge tutto, clean sheet a Barcellona. Se dovesse essere stata l'ultima volta in quello stadio, se la ricorderà per sempre.
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