Oggi Luis Alberto ha fatto retromarcia rispetto alle parole di ieri contro il suo presidente Claudio Lotito, che "compra aerei ma non paga i giocatori". Il fantasista della Lazio ha infatti affermato di aver "sbagliato momento" per lanciarsi in un simile strale. E forse, andando a ben vedere, Lotito non ha così torto...
NON DI PRIMO PELO - Come svela un'indagine del Corriere della Sera, infatti, l'aeromobile sociale acquistato dal patron laziale non è esattamente un ultimo modello, e non dovrebbe quindi essere costato cifre troppo gravose per le casse di una società di Serie A. Si tratta infatti di un Boeing 737-300 datato addirittura 1989, 31 anni fa. Il velivolo entrò "nella flotta della tedesca Lufthansa, dove svolse il suo onorevole servizio fino al novembre 2016 prima di essere 'messo a terra': la serie «300» è fuori produzione dal 1999 e la compagnia di bandiera tedesca ha rinnovato la sua flotta eliminando i modelli vetusti."
DI MANO IN MANO - Dopodiché, è stato comprato "di seconda mano" nel 2018 dalla Tarayan Jet, semisconosciuta compagnia aerea bulgara che sta provando a emergere sul mercato europeo, utilizzando tra le sue basi principali proprio l'Italia. Finita subito al centro di polemiche per mancati stipendi e contributi, forse anche per rilanciare la propria immagine la Tarayan ha stretto questa partnership con la Lazio. Di fatto, quindi, si tratta di un aereo di "terza mano", ma questo non deve in nessun modo dare adito a speculazioni sulla sua sicurezza: per poter volare nel 2020 (per fortuna!) bisogna rispondere a requisiti di sicurezza assolutamente ferrei. E se l'anziano Boeing griffato Lazio può viaggiare, significa che li rispetta.