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E' come ha detto Sarri: ci sono i fatti, poi le opinioni. E i fatti son belli perché esattamente come i numeri: da lì non puoi schiodarti, come il numero uno vicino alla parola 'Juventus' nella classifica di Serie A. Ecco, qualcuno deve averlo ricordato anche a Claudio Lotito: la sua Lazio ricomincia questa sera a Bergamo, contro l'Atalanta. Alle 21.45, il fischio d'inizio di una partita bella, divertente, per nulla scontata. 

GIOCO DELLE SQUALIFICHE - Premessa: il gioco del 'se fosse capitato alla Juve', ha stufato e non poco. Sembra un'ammissione implicita di colpevolezza quando non c'è nulla da giustificare, tantomeno da farsi perdonare. Eppure resiste, soprattutto in situazioni che dovrebbero essere 'scomode' per tutti e che invece senza il bianco e il nero da cornice passano in cavalleria, come un programma della notte sulla televisione locale. In ordine, per i biancocelesti, non sono arrivati punti ma solide squalifiche altrui. Mancherà la guida di Gasperini questa sera, Iachini alla prossima contro la Fiorentina. Squalificati pure Chiesa e Caceres. Inevitabile il retropensiero 'a parti invertite'. 

ROCCHI'N'ROLL - Due giorni dopo la sfida di Bologna, invece, ci si ritrova sempre nella piazza virtuale con gli stessi argomenti: da allenatori, in tanti sembrano passati alla Procura Federale (evidentemente, un certo tipo di passato ha fatto scuola). Rocchi ha 'ingoiato' tutto quello che di buono ha prodotto la squadra di Sarri, uscita dalle sabbie mobili della condizione fisica ma appena balzata in quelle delle polemiche. Del resto, col ritorno del calcio era scontato che si ripiombasse nei vecchi schemi, pure mentali. Ne usciremo migliori, dicevano.