commenta
Sono notti come queste, a giustificare il significato del motto “Fino alla fine”. Sono notti come queste, a riconciliare con la juventinità, al di là del genere. La Juventus Women batte 2 a 1 il Lione e continua a coltivare il sogno europeo, in attesa del ritorno. La squadra di Montemurro soffre, eccome se soffre; nel primo tempo non è possibile non notare i livelli di differenza – soprattutto fisici -, che dividono le due squadre, e le bianconere rischiano di crollare da un momento all’altro. Ma come si colma un gap di questo tipo? Con una grande concentrazione, con la consapevolezza della propria forza, con una volontà che pompa benzina nelle fibre muscolari, con la voglia di non mollare mai, Fino alla fine.
 
Il copione abbiamo imparato a conoscerlo. Contro le big europee la Juventus prende colpi e non si abbatte, si chiude a riccio, per poi mostrare gli aculei e colpire le avversarie quando meno se lo aspettano. Un copione che funziona e che permette alle bianconere di presentarsi al ritorno con il vantaggio del gol in più. Questa volta, rispetto alle ultime uscite, un’arma in più: il pubblico. I tifosi ci sono e si sentono, prendono in spalla la squadra nei momenti di difficoltà e la esaltano quando il volto del match sta cambiando, la trascinano alla vittoria.
 
È una di quelle serate dove sembra che tutto possa accadere, dove nulla è impossibile. Allora, a questo punto, sognare la finale di Champions League, che si giocherà all’Allianz Stadium, non è più proibito.