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La Juventus vista ieri a San Siro contro l'Inter è a immagine e somiglianza dei suoi giovani. Dei Conceicao, degli Yildiz, dei Cambiaso e dei Savona di turno, di un gruppo di "ragazzini terribili" di cui sta assorbendo le migliori virtù e forse anche i peggiori difetti. E allora vale la pena illudersi, pensare in grande? Secondo noi sì. Perché le scintille che hanno acceso il Meazza fanno capire che sì, la Juve c'è, un po' come era successo in quella sfida contro il Napoli terminata 3-3 nel 2013 che diede ai bianconeri di Antonio Conte la sensazione di essere quasi imbattibili, di avere nel motore quella benzina necessaria per arrivare fino in fondo.

La squadra di Thiago Motta è meno forte di quella, ma è ambiziosa, un po' sfacciata e pure forte di gamba, proprio grazie alle sue "forze fresche". E compensa la mancanza di esperienza in alcuni reparti con l'idea del suo allenatore, mai snaturata in questo inizio di stagione. Gli alti e bassi sono inevitabili, ma la Juve sta lavorando per diventare grande: servirà ancora del tempo, i tifosi saranno disposti ad aspettare?