Giornata speciale per Massimiliano Allegri, questa sera. Contro l'Udinese, infatti, il tecnico tocca le 405 panchine in bianconero. Sceso in campo, per essere premiato da Ferrero, il tecnico livornese é stato chiamato dalla Curva Sud: "Sotto la curva". Lui ha risposto portandosi la mano al petto e ringraziando.
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— JuventusFC (@juventusfc) February 12, 2024
Da Juventus.com:
11 agosto 1967.
La canzone più ascoltata in Italia in quel momento, la prima in classifica che tutti cantano è “Siamo la coppia più bella del mondo” di Adriano Celentano. Nessuno avrebbe pronosticato al tempo che Massimiliano Allegri - nato proprio quel giorno - la sua metà ideale da allenatore di calcio l’avrebbe trovata a Torino, entrando nell’ultimo decennio a far parte della storia bianconera.
La gara tra Juventus e Udinese rappresenta infatti l’ennesimo traguardo da record per Mister Allegri alla guida della nostra squadra: la panchina n°405 della sua carriera in bianconero, quella che gli permette di raggiungere al secondo posto nella storia del nostro club una leggenda come Marcello Lippi - entrambi dietro al solo Giovanni Trapattoni, primo a quota 596.
Per chi ha l’onore di allenare la Juventus quindi, il 405 è un numero particolarmente importante, che i romani qualche secolo fa avrebbero scritto utilizzando il loro sistema numerico come CDV - sottraendo alle cinquecento unità rappresentate dalla D le cento della C, per poi sommarne altre cinque con la V. Un salto indietro nel tempo che ci permette di utilizzare quelle lettere per descrivere alcuni aspetti cruciali della storia di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus.
C come Crescita | Uno dei capisaldi del mantra ripetuto in maniera ossessiva da Allegri è quello del percorso di crescita del gruppo: tutto passa da lì, dalla capacità di migliorare - sempre, qualunque sia la base di partenza. Crescere vuol dire imparare, ma anche capire, fare esperienza, comprendere come superare i propri limiti. Questo è uno dei solchi tracciati dal mister seguiti costantemente da un decennio, sia con i giovani da preservare e far sbocciare che con i campioni che non vogliono mai accontentarsi e puntano sempre a migliorare.
D di Determinazione | La capacità di ottenere risultati per un lungo periodo di tempo, in maniera continuativa, passa dalla determinazione con la quale si perseguono gli obiettivi: Allegri è stato un maestro anche in questo, affrontando ogni genere di difficoltà e avversario sempre con la stessa impostazione, mantenendo un livello di convinzione e di stimolo che è caratteristica fondamentale dei lunghi cicli nello sport professionistico.
V di Vittorie | La piacevole ossessione per il risultato che è uno dei marchi di fabbrica in casa bianconera è stata sposata al meglio da Allegri, diventato già da tempo il secondo allenatore di sempre nella storia della Juventus per numero di partite vinte. Gli 11 trofei conquistati dal 2014 a oggi raccontano soltanto in parte i frutti raccolti dal mister, che pone sempre come obiettivo da raggiungere e traguardo da tagliare quello della vittoria.
CDV quindi, 405 volte in panchina. L’assonanza delle tre lettere davanti a un numero così ampio di partite, adesso che conosciamo la storia dell’ultimo decennio bianconero, porterebbe quasi a invertire le ultime due - anche pensando alla "coppia più bella del mondo” cantata nel 1967.
CVD, come volevasi dimostrare: fosse stata una dimostrazione matematica e non una cavalcata iniziata un decennio fa, Allegri avrebbe già da tempo validato il suo teorema.
Congratulazioni Mister!
Appuntamento con OR nel consueto post partita de IlBianconero.com: alle ore 22.55, l'analisi di Juventus-Udinese con Antonio Romano e Marcello Chirico. Dall'Allianz Stadium, Cristiano Corbo.