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Sono passati 52 giorni dall'ultima partita ufficiale giocata dalla Juventus, il 3-0 contro la Lazio che aveva prolungato le vittorie consecutive a sei e permesso alla squadra di Massimiliano Allegri di posizionarsi al terzo posto in classifica. Poi la pausa per il Mondiale dalla quale nessuno poteva sapere realmente come sarebbero tornare le squadre. Banale dire però che la sosta per i bianconeri è stata ben diversa da quella di tutti gli altri. Le vicende giudiziarie, tutte le intercettazioni uscite e le dimissioni dell'intero consiglio d'amministrazione tra cui quelle del presidente, Andrea Agnelli, del vice, Pavel Nedved e dell'amministratore delegato, Maurizio Arrivabene hanno monopolizzato l'attenzione sulla Juve e in molti si sono chiesti quali saranno le ripercussioni di tutto ciò sul campo di gioco e sui giocatori.

Una risposta al quesito prova a darla Tuttosport, che scrive come la gogna mediatica l'abbia caricata a mille. I bianconeri, continua il quotidiano, dovranno gestire la pressione con sapienza e attenzione per trasformarla in energia pura e riuscire a scaricare al meglio tutta la rabbia accumulata in questo lungo stop per il mondiale. Isolarsi completamente è stato impossibile per il gruppo squadra, nonostante l'intento della società e soprattutto di Allegri fosse quello. Oggi ci sarà la prima vera risposta sul campo. La Juve - prova - a ripartire da quel 3-0 contro la Lazio, firmato dalla doppietta di Kean e il gol nel finale di Milik. I due che anche a Cremona saranno protagonisti in campo, per cercare di proseguire come se questi 52 giorni non ci fossero stati.