Infatti, l'equilibrio specialmente difensivo del Liverpool, parte proprio da quei due sugli esterni, che quasi a memoria dialogano, pur essendo dalla parte opposta del campo, riuscendo a tappare le falle che un pressing spregiudicato può talvolta portare. E la Juventus ne avrebbe bisogno di uno così. Uno che, ad esempio, possa anche giocare su entrambe le fasce, così da offrire sempre una soluzione di qualità. Uno come Achref Hakimi, terzino destro classe '98 del Borussia Dortmund in prestito dal Real Madrid. Non è un mistero che il suo profilo piaccia a Fabio Paratici, nemmeno un mistero il prezzo alto - 60 milioni - che ne fanno i blancos. Perché se ci si fida delle prime impressioni, non si può non fidarsi di Hakimi.
Per lui, infatti, non parlano solo le giocate, ma anche i numeri. Hakimi è un perfetto prototipo di giocatore box to box: una definizione valida per i centrocampisti, certo, ma anche per i terzini, vista la propensione sia offensiva sia difensiva di alcuni di essi. E il terzino marocchino, ma nato in Spagna, ha numeri invidiabili su entrambi i fronti. Ad esempio, crea: tira almeno una volta a partita (1,35), mentre una ogni due fa almeno un gol od un assist (0,28 gol e 0,24 assist). Quel che sorprende, però, sono i dati che associa ad una fase offensiva di tutto rispetto: infatti, dietro, vince almeno un duello su due (52,7%), senza risparmiarsi nemmeno di testa (42,2%). Soprattutto, fa contrasti (1.8) e intercetti (1), con medie poi simili a quelle di Alexander-Arnold, per esempio (1.6 e 1.2). Sono numeri, che non dicono tutto, ma quello che rivelano lo affermano con certezza, per natura. Per questo Hakimi è sul taccuino della Juve e da Madrid non vorrebbero perderlo senza almeno averne testato prima tutte le grandi qualità.