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La Juventus saluta un “protagonista assoluto di sei anni vissuti al massimo”, come recita il messaggio ufficiale dedicato dal club a Kwadwo Asamoah. Da esterno sinistro a terzino a mezz’ala, il ghanese si è rivelato in effetti uno dei profili più duttili agli ordini prima di Conte e poi di Allegri: una riserva di lusso in grado di trasformarsi in caso di necessità in ottimo titolare. Non è un caso che la sua partenza abbia spinto la dirigenza bianconera a muoversi ben prima dell’annuncio, arrivato ieri, del contratto firmato fino al 2021 con l’Inter.

ASAMOAH E I SUOI EREDI - Con Asamoah pronto a lasciare i campioni d’Italia a fine contratto, il programma di Marotta e Paratici coinvolgeva già il rientro di Leonardo Spinazzola, protagonista con l’Atalanta di Gasperini. La Juve avrebbe voluto riportare l’esterno classe ’93 alla base già un anno fa, salvo poi scontrarsi con il muro eretto da Percassi. Questione di tempo e di tempistiche: da ieri Spinazzola è di nuovo bianconero a tutti gli effetti, ma l’infortunio al legamento crociato subito a maggio ne complica terribilmente l’inserimento negli schemi di Max Allegri. Per questo motivo non è tramontata l’ipotesi Matteo Darmian, opzione importante a destra - dove è arrivato Cancelo - ma a maggior ragione adattabile come terzino sinistro (come anche De Sciglio). L’intesa con il giocatore è stata trovata da tempo e l’affare si può chiudere, ma non alle condizioni dettate dal Manchester United (fermo sulla richiesta di 20 milioni di euro). In tutto ciò si inserisce il discorso Alex Sandro, per oltre un anno con le valigie in mano e improvvisamente posto di fronte alla possibilità di un rinnovo con la Juve. Il brasiliano è il titolare designato per la corsia mancina di Allegri, ma nessun appuntamento è stato ancora fissato con l’entourage. Dipenderà come spesso accade dagli stimoli, con la Juve pronta in ogni caso a considerare qualsiasi offerta superiore ai 50 milioni. Tra le idee Bernat e Digne sempre vive (anche se più defilate), a Torino intanto si saluta Asamoah: un addio che, nei piani, non dovrà portare con sé alcun rimpianto.