A Torino ci stanno riflettendo: ad Allegri il giocatore piace, ma lo fa giocare pochissimo. Per ora una sua eventuale cessione è bloccata numericamente, ma da qui al termine del mercato l'ipotesi di una cessione in prestito non è affatto da escludere. La possibilità di poter giocare con più continuità potrebbe essere un bene, per il giocatore e per la stessa Juventus, in ottica futura. Kaio Jorge è il 36esimo brasiliano nella storia della Juventus, con il compito di sfatare una tradizione che finora non è stata troppo favorevole. E' noto che la società bianconera non abbia mai avuto un grande feeling con il calcio brasiliano, al contrario di quanto accaduto, invece, con i francesi. In altre epoche, i migliori brasiliani della storia bianconera sono stati Cinesinho (scudetto 1967) e Altafini (due scudetti, 1973 e 1975), il quale però è un oriundo e ha comunque dato il meglio di sè, in Italia, con la maglia del Milan. Per restare agli ultimi trent'anni, i migliori sono stati Julio Cesar (una Coppa Uefa) ed Emerson (due scudetti revocati), prima di arrivare ai nostri tempi, con Alex Sandro, Douglas Costa, Danilo e Dani Alves (un fuoriclasse, ma che alla Juve ha brillato solo per poche partite). Nessun Pelè, nessuno Zico, nessun Ronaldo, nessun Kakà, nessun Ronaldinho, come si vede. Mentre sono sotto gli occhi di tutti i flop Amauri, Diego, Felipe Melo, Athirson. Ora tocca al 19enne Kaio Jorge provare a riscrivere la storia, e finora il compito è stato davvero duro per il giovane brasiliano.
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