Dejan Kulusevski è un giocatore su cui la Juventus ha puntato e punta moltissimo, un classe 2000 che nel suo primo anno di Serie A al Parma dimostrò di voler (e poter) spaccare il mondo. O quantomeno le partite e le difese avversarie. Nella prima stagione alla Juventus poi ha palesato qualche difficoltà, legata anche e soprattutto al nuovo contesto da big e a una continuità di impiego e di ruoli mai datagli da Pirlo.
Con l'aiuto dell'attenta analisi di Tuttosport, proviamo a capire come il talento svedese, tra i giocatori che oggi hanno raggiunto insieme a Ronaldo il ritiro estivo della Juve alla Continassa, potrà fare il paventato salto di qualità nel nuovo corso Allegri.
Innanzitutto, normale per un giovane come lui, ci sarà da lavorare sulla mentalità (qualcosa su cui può studiare naturalmente da CR7, ma anche da Chiesa), quella che ti permette di essere sempre al massimo della concentrazione, sempre presente a te stesso. In una parola: costante.
E poi ci sarà da potenziare tecnicamente tutti quei fondamentali che sono essenziali quando giochi contro difese schierate e non in contropiede come faceva fino a un anno e mezzo fa a Parma: "migliorare le scelte in spazi stretti - con la palla e per riceverla - e utilizzare maggiormente il destro per essere meno prevedibile."
Sul valutare e migliorare i singoli giocatori Max Allegri ha dimostrato in carriera di saperci fare. Vedremo cosa farà col giovine Dejan, freccia offensiva da poter schierare titolare o a partita in corso per affondare come coltello nel burro nelle maglie avversarie.