QUALITA' - La sua duttilità è una delle caratteristiche che più apprezza l'allenatore in un giocatore (per informazioni chiedere a Kulusevski), Dybala ha la possibilità di cambiare volto alla squadra anche a partita in corso, buttarsi in area se dovesse rimanere troppo vuota o fare da raccordo tra centrocampo e attacco se le linee dovessero essere slegate. Trequartista o seconda punta a lui cambia poco, è un giocatore in grado di tirare fuori la magia dal cilindro in qualsiasi momento della gara, e con lui Pirlo avrà finalmente una scelta in più in attacco per il finale di stagione.
GERARCHIE - Sì, perché ora anche la posizione di Alvaro Morata lì davanti non sarà più la stessa. Se prima lo spagnolo era sicuro del posto perché l'unica alternativa era Kulusevski adattato fuori ruolo, con il ritorno a disposizione di Dybala non è escluso che Paulo possa mettere la freccia e superare l'ex Atletico Madrid nelle gerarchie dell'attacco (impossibile far fuori Ronaldo). Soprattutto se Morata dovesse continuare il digiuno da gol, per ora arrivato a 4 gare. Oppure, può giocare con tutti e tre rimettendo nei loro ruoli naturali i vari Ramsey, McKennie e Kulusevski, che finora aveva alternato sulla trequarti.
UN ANNO FA - Nella parte finale della scorsa stagione La Joya aveva spinto sull'acceleratore: gol e assist dopo il lockdown, e il premio come miglior giocatore del campionato conquistato anche grazie a quel gol contro l'Inter nel silenzio totale dell'Allianz Stadium. Messi ormai alle spalle i problemi al ginocchio sinistro, la speranza è che anche quest'anno Paulo possa mettere il turbo e lanciare la Juventus verso la qualificazione alla prossima Champions. Per salvare il salvabile in una stagione disastrosa.