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Quando, due stagioni fa, Bryan Cristante è approdato alla Roma, portava in saccoccia la miglior annata della sua carriera. Dodici mesi alla corte di Giampiero Gasperini, per l'ex prodotto del vivaio del Milan, sono bastati per far schizzare le sue quotazioni sul mercato e convincere la Roma di Monchi a mettere sul piatto 25 milioni di euro per portarlo a Trigoria. La sua carriera, cominciata forse troppo presto - esordisce con il Milan a 16 anni e 9 mesi - e già passata sotto il ciclone del "fallimento" (al Benfica), arriva quindi ad un punto di svolta, con il ritorno, meritatamente, in una delle big del campionato. La prima annata nella Capitale, lo scorso campionato, è stata balbettante, con Cristante che ha faticato ad inserirsi nel 4-3-3 di Eusebio Di Francesco, dimostrando però qualità differenti rispetto a quelle che si pensava potesse avere: non tanto una mezzala d'incursione, quanto un centromediano metodista, come non se ne vedevano da tempo. 

Infatti, Cristante non ha brillato nei numeri, segnando poco in questo periodo romanista, ma quando vieni citato nella conferenza stampa di addio di Daniele De Rossi (come uno dei "non romani" dal grande avvenire), allora vuol dire che qualcosa hai fatto. Lo stesso, perché la storia si ripete, è successo quest'anno, con il giocatore che è entrato nel cuore del nuovo tecnico, Paulo Fonseca, fin da subito. L'allenatore portoghese, che di infortuni se n'è inteso quest'anno, ha rimpianto il suo stop - contro la Sampdoria, tre mesi out - ciclicamente. Eppure, Cristante non è mai apparso così fondamentale, almeno ad una lettura superficiale delle sue prestazioni. Non è un caso, l'ennesimo, che non appena rientrato si sia reso subito indispensabile, addirittura interpretando una posizione di centrale in una difesa a tre tutta sperimentale, messa in mostra in Coppa Italia contro il Parma. Non gol, ma forse, per valutare Cristante, bisogna dimenticare quella stagione a Bergamo. 

Questo, ci riconduce all'attualità. E, l'attualità, come riporta Calciomercato.com, racconta di una Juventus interessata a Cristante e pronta a consolidare quell'asse di mercato con la Roma che, nei tempi recenti, è servito tanto al bilancio quanto al campo. Infatti, i bianconeri stanno pensando ad uno scambio, che porterebbe Rolando Mandragora (recomprato dall'Udinese, nel caso) in giallorosso e Cristante a Torino: una mossa che, finanziariamente parlando, darebbe grande respiro alle casse Juve senza togliere nulla ai valori della rosa attuale. Anzi, aggiungendoci una pedina che, lavorando nell'ombra, ha dimostrato caratterialmente e tecnicamente di sapersi conquistare la fiducia delle persone "che contano", all'interno di uno spogliatoio. Per questo, e a queste condizioni, lo scetticismo non paga: anzi, potrebbe rivelarsi una vera e propria sorpresa.