Come detto più volte, da queste pagine, è giusto guardare al risultato sportivo, ma non può essere soltanto a questo a pesare nel giudizio complessivo. Innanzitutto, da inizio stagione alla sosta natalizia, la Juve Primavera ha dimostrato di essere cresciuta, sia come individualità che come unità di gruppo e assimilazione dei princìpi di gioco di mister Bonatti. Siamo ancora lontani, ma non potrebbe essere altrimenti a questo punto, dal gioco spettacolare della passata stagione. Quello che, più volte, ha lasciato a bocca aperta anche i dirigenti avversari accorsi a Vinovo per seguire le partite. Uno degli obiettivi già raggiunti – ed è fondamentale in queste categorie -, è aver rivitalizzato alcuni calciatori che sembravano un po’ ai margini. In questo senso, sono emblematici i cambiamenti di posizione in campo per Bonetti e, nelle ultime partite, Sekularac che stanno premiando. Alle note positive anche i diversi 2004 in rampa di lancio: uno su tutti, Nicolò Turco.
Dirigenza e staff tecnico, quindi, non possono che sorridere nel tracciare un primo, parziale, bilancio di questa parte di stagione. Tante cose da limare, ma il tempo a disposizione c’è, la predisposizione del gruppo anche e lo staff tecnico è a completa disposizione della crescita dei ragazzi. Il progetto giovani prosegue a gonfie vele: occhi puntati, quindi, sull’Under 19, da qui possono arrivare i talenti che nel futuro si metteranno in mostra in prima squadra. Il percorso di De Winter e Soulé è lì a dimostrare questo.