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Necessità e opportunità si sono mescolate durante l’allenamento di ieri e ne sono venuti fuori degli esperimenti che la Juventus potrebbe riproporre presto in campo. La necessità di dividere il gruppo in due squadre per simulare modulo e movimenti del Sassuolo e, quindi, schierare il 4-3-3. L’opportunità, conseguente, di provare cose nuove. O, meglio, idee vecchie per cui, però, c’è stato poco spazio fin qui.
 
Fin dai primi esercizi sul possesso palla, l’idea su Fagioli è chiara. In un gruppo è Locatelli a indossare la pettorina viola, quella del jolly, quella di chi gioca con la squadra che ha il pallone: quella del play di centrocampo. Idea ancora più chiara in partitella quando Fagioli si piazza al centro della mediana con il compito di smistare il gioco. Questo è un vecchio pallino di Allegri che non ha mai nascosto di vederlo, in un prossimo futuro, proprio da regista davanti alla difesa. Chissà che i tempi non siano maturi.
 
Non solo Fagioli, sono stati diversi gli esperimenti provati durante l’allenamento aperto a stampa e media di ieri. Per uno scampolo di partitella Weah è tornato alle origini: da quinto di centrocampo ad ala offensiva. Iling-Junior ha fatto la mezzala, Kostic il terzino a sinistra.