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Quella di Mamadou Coulibaly è una favola dei tempi moderni. Arrivato assieme a tanti altri ragazzi su un barcone pieno di paure e speranze, il centrocampista senegalese è arrivato, in qualche modo, a Pescara dove il calcio gli ha salvato la vita. Ieri ha giocato per la prima volta un'intero match di Serie A. Il suo procuratore, Donato Di Campli, lo ha paragonato a Pogba dicendo, anzi, che Coulibaly è "tre volte più forte". Il centrocampista, però, cerca di rallentare ed ai microfoni dei giornalisti rivela: "Sono partito dal Sengal, sono stato un pò in Francia, poi a Livorno e poi qui a Pescara. Sono stato accolto in una casa-famiglia. Vivo ancora li. Mi hanno aiutato tanto, perché all'inizio non avevo niente. Nemmeno i documenti."

"Quando è arrivato Zeman al posto di Oddo per un mese non mi ha fatto allenare con la prima squadra e mi dispiaceva molto. Poi mi hanno aggregato ed ero felicissimo. Figuratevi adesso. Per me è un sogno. Ho giocato contro la squadra per cui faccio il tifo sin da bambino, anche io padre tifa Milan. Il prossimo sogno? Giocare nella nazionale del Senegal."