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La Juventus ha diversi problemi, non è certo una Supercoppa Italiana a cancellare tutti i nodi di una formazione che arranca in varie zone del campo e momenti delle partite. Ma come quando si fanno le previsioni meteorologiche, ci sono evidenti perturbazioni che si addensano soprattutto in una zona, quella centrale. Mentre sugli esterni c'è più sereno.

È la Gazzetta dello Sport oggi in edicola a fare un punto sulle 4 frecce di Pirlo:

CUADRADO - "Uomo più decisivo della squadra (Ronaldo escluso): contano gli assist, certo, ma conta di più l’eccellenza sia nella fase distruttiva e che in quella di costruzione. L’importanza dell’impostazione dal basso rende ancora più preziosi i suoi piedi e le sue scelte nelle zone calde, tanto che la sua quotazione sul mercato è in crescita."

CHIESA - "È arrivato per restare e lo ha mostrato da subito. Utilizzato con costanza, decisivo in più di una occasione, in altre fatica ancora ad accendersi, a trovare spazi per innescarsi. La prima metà va archiviata come positiva, la seconda può essere migliore. E proprio la presenza di Cuadrado lo fa spesso traslocare sulla sinistra, dove perde brillantezza."

BERNARDESCHI - "Resta il meno impiegato per distacco, la media voto è insufficiente, l’ultimo gol è di luglio. La voglia di adattarsi al nuovo ruolo “a tutta fascia” è totale, così come la resistenza a ogni voce o proposta di mercato. Berna vuole tenersi la Juve: diventare un jolly affidabile, subito pronto ad ogni chiamata, è l’unica via."

KULUSEVSKI - "Ha imparato a farsi in tre: ala destra (ruolo in cui c’è da prendere il numerino), partner di Cristiano Ronaldo in alternativa a Morata e Dybala (posizione in cui aveva cominciato bene in campionato) e finisher (chiusore) di partite, arma letale da giocarsi in corsa, quando si apre qualche spazio in più. In casa Juventus al momento lo considerano più pronto in questo terzo ruolo, che nel calcio attuale non è certo secondario."