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Come racconta il Corriere dello Sport, che cita fonti CIES, il mercato ha avuto un giro di affari di 2,5miliardi di euro in meno rispetto all'estate 2019. Soprattutto, c'è stato un boom dei prestiti: a parte in Francia (in controtendenza con -1,6% sul 19% complessivo), ogni lega ha vissuto questo nuovo riutilizzo dei giocatori ceduto a titolo temporaneo. In Italia sono serviti a completare gli organici delle grandi squadre, "Basti pensare alle operazioni Chiesa, McKennie e Morata per la Juve, Darmian per l'Inter, Bakayoko per il Napoli, Tonali, Diaz e Dalot per il Milan, Borja Mayoral e Kumbulla per la Roma, Hoedt e Pereira per la Lazio, Romero, Depaoli, Piccini e Mojica per l'Atalanta. In tutto la serie A ha visto il 40,8% dei trasferimenti avvenire in prestito, registrando un +12,9% rispetto al 2019. In Bundesliga aumento dei prestiti del 9,7% fino al 31,5% del totale, in Premier +7,7% e 21,3% del totale, in Liga +6% e 32,5% del totale. Una soluzione o una toppa, che forse rimanda solo il problema, perché poi tanti di quegli stessi prestiti dovranno trasformarsi in trasferimenti a titolo definitivo. E se la macchina calcio non riparte, allora saranno sempre più dolori".