Ci prova (e fa bene) questa Juve a essere come quelle più o meno antiche, ma non può. Questione di uomini, prima di tutto. La rosa più pagata non significa che sia la migliore. Può voler dire che sono stati sbagliati i contratti e, infatti, adesso la musica, per gli stipendi, sta cambiando. Gli attuali giocatori bianconeri sono discreti o buoni, non solo per ragioni tecniche, anche per ragioni fisiche. Il più talentuoso, Chiesa, non è ancora in piena forma, così come il potenzialmente fortissimo Vlahovic. La difesa ha uomini contati e il fatto che prenda pochi gol si spiega con un centrocampo votato a retrocedere. Basta la rondine Kean per dire che la primavera dell'attacco è arrivata? O un gol del bravo Cambiaso per credere di non rivedere mai più, da quella parte, Alex Sandro? Per il centrocampo, si sa, urge un nuovo innesto di qualità.
Siccome Allegri è l'allenatore perfetto per fare di necessità virtù, ecco che il circolo si chiude nel panorama d'una splendida, luminosa e realistica mediocrità. Da questo cilindro magari esce un coniglio, ma ci vogliono un prestigiatore di talento e parecchia fortuna. Dire terzo o quarto posto non è falsa modestia.