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E’ brutta, sporca e cattiva, però da qualche tempo vince. Sono già cinque i successi di fila della Juve tra campionato (Spezia, Samp, Torino, Roma) e Champions (Chelsea). Segnali di risveglio che dovrebbero preoccupare le concorrenti: anche se i bianconeri non sono forti come un tempo, e anche se il loro ritardo in classifica è ampio (10 punti dalla vetta), considerarli fuori dalla lotta per lo scudetto è quanto meno affrettato. Molti lo hanno fatto diverse settimane fa, dopo quella partenza soffertissima, e anche allora raccomandavamo di non sottovalutare le capacità di riscatto e risalita della squadra di Allegri. Che adesso sono davanti agli occhi di tutti. Ma c’è un elemento, in particolare, che dà fiducia alla Juve.

Da tre partite la Juve non subisce gol e le rivali che si è trovata di fronte non sono affatto da trascurare: i campioni d’Europa del Chelsea, il Toro e la Roma. E’ stata brutta, perché ha giocato generalmente male; sporca, perché non ha disdegnato di aggrapparsi in ogni modo al match per venirne fuori con il successo; cattiva, perché concreta ai limiti della spietatezza, quasi crudele (lo stesso Allegri ha ammesso che i giallorossi non meritavano di perdere). Il risultato è che ha conquistato tre successi consecutivi con il medesimo risultato: 1-0. In qualche circostanza è stata anche un po’ fortunata, ad esempio contro la Roma (rigore fallito da Veretout dopo discussa decisione arbitrale di negare la rete a Abraham). Ma alla fine, quando la classifica piange, è importante migliorarla e guadagnare posizioni. E i bianconeri lo hanno fatto: in campionato sono a un punto dal quarto posto, in Champions hanno compiuto passi decisivi verso la qualificazione e domani sera con lo Zenit proveranno a compiere un altro scatto in avanti.

Un celebre Milan di Capello visse una stagione trionfale vincendo spesso 1-0. Chi ricordava i fasti dell’era Sacchi storceva la bocca, ma Fabio se ne fregava e metteva scudetti in bacheca. Era, quella, una squadra fortissima, infinitamente più di questa Juve. Ma il percorso, almeno tenendo conto dell’ultimo periodo bianconero, è simile: un gol, tre punti. Pure a Allegri l’estetica interessa poco, preferisce vincere. Anche 1-0. Un risultato che conferma, tra l’altro, la ritrovata solidità difensiva. E in fondo era normale che la Juve ripartisse da lì: se non incassi reti, sei già a metà dell’opera.

@steagresti