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Un risentimento latente, che è esploso negli ultimi scampoli di annata. La lite tra Allegri e Lele Adani non nasce però nella pancia di San Siro, anzi: parte da lontano, lontanissimo. Dalle metafore sul basket e dall'ultima stoccata di una settimana fa, con l'ex difensore di Inter e Fiorentina che aveva attaccato così l'allenatore della Juventus: "Si dice che i giocatori vincono le partite, ma non si parla di idee. La Juventus non ha un piano B, se non gioca la palla su Mandzukic. Non vedo una grande proposta. In queste quattro partite, tra ottavi e quarti, ha fatto una sola azione calcisticamente degna di Liverpool, City, Barça, Tottenham, Arsenal e Napoli. Quella del gol di Ronaldo ad Amsterdam. In quell’azione i protagonisti sono stati Bentancur e Cancelo oltre a CR7. Contro l’Ajax sono rimasti in panchina e io sento dire che non ci sono i cambi". Parole dure, che hanno scatenato il tecnico bianconero. Fino alla lite furibonda sugli schermi di Sky Sport...