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Anche in questa sessione di mercato i club di tutto il mondo devono fare i conti con la poca disponibilità economica dovuta alla pandemia. E anche la Juve non fa eccezione. I bianconeri hanno cambiato qualcosa in dirigenza ma neanche troppo, perché prima di oggi Federico Cherubini è stato il braccio destro di Fabio Paratici ed era coinvolto in tutte le operazioni di mercato della Juventus. Ora, sarà il direttore sportivo a tutti gli effetti, l'uomo di riferimento per le trattative in entrata e in uscita.

A COSTO ZERO - A proposito, in un mercato complicato bisognerà fare di necessità virtù. Investimenti? Sì, ma senza cifre esagerate. Ok i 40 milioni per Locatelli - la Juve sa che il totale per portarlo via dal Sassuolo deve essere quello, si tratta su formula e contropartite - magari allora per il vice Alex Sandro si pesca in casa: sarà Luca Pellegrini di rientro dal prestito al Genoa. A costo zero. Risparmiare e cercare operazioni fantasiose, questa è la nuova strategia della Juventus all'era del Covid. Quella per Locatelli potrebbe diventare un'operazione 'alla Chiesa' ad esempio: prestito biennale con obbligo di riscatto tra due anni. 

LE ALTRE PRIORITA' - Le altre priorità sul mercato sono un vice Szczesny e un attaccante, ma lì davanti gira tutto intorno alla scelta di Cristiano Ronaldo: se deciderà di rimanere a Torino si cercherà un profilo low cost per completare il reparto con Dybala (presto si ricomincerà a trattare il rinnovo) e Morata (rinnovato il prestito), altrimenti la Juventus saluterà CR7 e andrà alla ricerca di un profilo giovane ma già affermato per sostituirlo sia nell'immediato che in futuro (la prima richiesta di Allegri è Gabriel Jesus).

L'IDENTIKIT - La nuova politica della Juve è questa: dopo i colpi De Ligt, Chiesa e Kulusevski i bianconeri vogliono continuare a rinforzarsi con giocatori giovani ma già pronti per fare la differenza fin da subito. Un identikit che non a caso corrisponde al nome di Manuel Locatelli, protagonista all'Europeo e nel mirino bianconero da tempo; in attacco si cerca più un Gabriel Jesus che un Giroud, per capirci. Idee e strategie di mercato al tempo del Covid, per una Juve che vuole tornare a vincere.