FATTORE C - Determinante, quasi imprescindibile si potrebbe dire. A distanza di sei mesi dal suo arrivo all’ombre della Mole, Chiesa ha conquistato la scena, colpendo ambiente e piazza non solo per le doti tecniche e fisiche, ma soprattutto per le sue qualità caratteriali, in grado di prendere per mano i compagni anche nei match più difficili. Vedi la vittoria contro il Milan, trafitto da una sua doppietta, in cui – si legge – ‘mise a nudo i tutti i limiti di Theo Hernandez’.
PROVA DI FORZA – Adesso tocca nuovamente a lui, come quando ha provato a ribaltare le sorti contro il Porto. La Juve non può permettersi passi falsi, per questo Pirlo gli chiede di incidere il suo nome nella partita di stasera contro il Verona. Il compito è sempre lo stesso, sempre essenziale: prestazione a tutta fascia a base di corsa, dinamicità e uno contro uno per creare superiorità numerica. Al fianco del trascinatore Cristiano Ronaldo ci sarà anche il fattore C della Juve, adesso più importante che mai.