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La Juve è già nel futuro. Come sottolinea Il Corriere dello Sport, dopo la sconfitta contro l'Inter in casa bianconera si è subito voltata pagina puntando lo sguardo alla prossima stagione, per cui l'obiettivo principale è quello di tornare a vincere in Italia per poi tentare la via della gloria anche in Europa. Per farlo sarà necessaria una profonda opera di ricostruzione che riguarderà tutti i reparti, pur con la consapevolezza che la situazione economica non consente voli pindarici: operazioni costose sono ammesse, ma solo se bilanciate da cessioni (e risparmi), e orientate ad assicurarsi giocatori giovani, meglio se italiani, pronti al salto definitivo per aprire un nuovo ciclo. Come Vlahovic in sostanza.

In attacco, con l'ormai certo addio di Dybala e le incertezze sul futuro di Morata e Kean, servirà almeno un altro innesto: Gabriel Jesus? Zaniolo? Raspadori? Tutte ipotesi possibili. Il clou della rivoluzione, però, è richiesto a centrocampo, dove i punti interrogativi principali sono quelli che riguardano Rabiot e Arthur, sacrificabili ma zavorrati da super stipendi. Il sogno è il ritorno di Pogba, ma sul taccuino della dirigenza ci sono anche i nomi di Renato Sanches, Gravenberch e Frattesi, oltre a Jorginho per la regia. Infine, la difesa: qui, per citare ancora il quotidiano, "il vero colpo sarà respingere gli assalti a De Ligt", poi, oltre a Gatti, servono alternative a Bonucci e Chiellini, per cui la Juve guarda a Rudiger, Bremer e Milenkovic. Da non dimenticare la fascia sinistra, dove Alex Sandro è in uscita: il favorito sembra Emerson Palmieri, con Wijndal, Udogie e Cambiaso come opzioni secondarie.