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Dopo il passo falso di Genoa la Juve torna a fare la Juve, vincendo in casa del Frosinone grazie alle reti messe a segno da Yildiz e Dusan Valhaovic, che, indubbiamente, hanno rubato la scena al Benito Stirpe. Quello del turco è stato il primo gol in Serie A e con la maglia bianconera, arrivato al termine di un azione individuale da far venire la pelle d'oca. Tocco di esterno ad eludere l'intervento di 3 difensore ciociari, rientrando verso l'interno dell'aria e trafiggendo Turati sul suo palo con un missile improvviso. Gol che è valso da solo il prezzo del biglietto, ma chi è stato veramente attento ad ogni dettaglio, non ha potuto non osservare l'ennesima e monumentale prestazione di Gleison Bremer, ormai colonna portante della difesa bianconera. 

CERTEZZA - Se quella dell'anno scorso era la stagione in cui avrebbe dovuto 'ambientarsi' e confermarsi, quella di quest'anno è senza ombra di dubbio quella della consacrazione, dell'affermazione ai massimi livelli e lo abbiamo visto in ogni partita da lui disputata. Se pensiamo agli errori commessi ci verrebbe in mente solo quello con l'Inter in occasione della rete di Lautaro, dove avrebbe potuto aggredire in maniera differente Thuram e non farlo arrivare al cross, ma dobbiamo anche tener conto che quella non era la sua zona di campo, che l'azione era nata da un contropiede e quindi, a difesa non schierata e con una situazione di 2 contro 2, dove avrebbe potuto fare veramente ben poco. Al di là di questo però, non ha mai commesso imperfezioni, rivelandosi una certezza assoluta per tutti i suoi compagni, un punto di riferimento che sai che c'è, sai che è dietro di te e questo ti far stare tranquillo.