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La SuperLega sarà davvero il futuro del calcio? Per capirlo bisognerà ancora aspettare. Di sicuro in casa Juve c'è la totale convinzione che questa sia la cosa migliore per il club bianconero. E nel suo dividersi in molteplici ruoli, proprio la creazione della SuperLega è stata al centro dell'agenda di Andrea Agnelli per tutti questi ultimi mesi. Un fattore che forse ha influito anche nella deludente stagione della Juve, tra campionato e Champions. Perché provando a guardarsi indietro ora si può provare a far combaciare un po' di pezzi, in generale la squadra può aver patito una presenza meno attenta e continua del presidente bianconero proprio quando più serviva. 

L'ASSENZA – Senza andare troppo indietro nel tempo ecco che un momento forse chiave è stato quello anticipato da Calciomercato.com in esclusiva mondiale lo scorso 19 gennaio: la visita di Florentino Perez ad Agnelli, alla Continassa, il giorno prima della Supercoppa e appena due giorni dopo la sconfitta di San Siro con l'Inter. A Reggio Emilia, poi, Agnelli non sarebbe andato per impegni già programmati con Stellantis, pure la vigilia era inevitabilmente scivolata via senza che il numero uno bianconero potesse farsi sentire dalla squadra. E dopo l'eliminazione dalla Champions? Di solito è stato sempre Agnelli a metterci la faccia, questa volta non si è visto come d'altronde non si sono fatti vedere gli altri dirigenti. È toccato a Fabio Paratici parlare dopo il ko con il Benevento, poi è arrivato pochi giorni dopo in raddoppio di marcatura l'intervento di Pavel Nedved a Dazn. Il caso Arthur-Dybala-McKennie è stato gestito alla Continassa sempre da Paratici e Nedved, due giorni dopo nel derby era ancora assente Agnelli che pure aveva incontrato Max Allegri a Forte dei Marmi. Infine, contro l'Atalanta c'è stata di nuovo una Juve senza Agnelli. Le ultime due vere fotografie da presidente in prima linea restano quindi il botta e risposta con Dybala sul tema rinnovo di contratto a dicembre, poi gli scontri verbali con Antonio Conte in Juve-Inter di Coppa Italia a inizio febbraio. Non può esserci sempre, è chiaro. Ma quando manca, alla fine, la Juve si trova sempre a risultare un po' più debole o un po' troppo poco Juve. Oggi Agnelli è invece alla Continassa, ma di squadra c'è poco da dire, tutto il mondo parla di lui e della SuperLega. Che forse è il grande regalo per la sua Juve, piaccia o non piaccia. Anche se in realtà la Juve avrebbe più probabilmente bisogno di lui per tornare a sentirsi forte.