commenta
Bryan Dodien è un esempio per tutti. Calciatori e non, professionisti e non, giovani e meno giovani. A 11 anni, nel 2015, già gioca con la maglia bianconera e culla il sogno di tanti ragazzini della sua stessa età, quando scopre di avere un tumore. Carriera interrotta per il giovanissimo talento, ma il club non lo abbandona. Non lo abbandona nemmeno Paul Pogba, che gioca nella prima squadra di Massimiliano Allegri e, dopo un gol in Coppa Italia, gli dedica l'esultanza, con una maglia che dice "Bryan sono con te" e queste parole: "Sono sempre con lui e non lo lascerò mai". Dopo tre anni, lunghissimi per chi ha la voglia e la fame di un ragazzino che deve e vuole dimostrare ancora tutto, da uomo prima ancora che da calciatore, ha vinto lui. Il cancro è sconfitto e in autunno Bryan, che oggi di anni ne ha 14, torna in rosa per giocare con la maglia dei suoi sogni. 

IL RITORNO IN CAMPO - Da Pulcino all'Under 15, è tornato in campo ieri, a dieci minuti dalla fine della partita amichevole contro il Bologna. Un sospiro di sollievo, grande come una carriera, una vita: "Dopo tre anni di lotta oggi sono tornato in campo", scrive Bryan sui propri social, mostrando con orgoglio la sua maglia numero 18. E Pogba, che aveva promesso di esserci sempre, non manca all'appuntamento e gli manda di nuovo un messaggio: "Sono orgoglioso di te, amico mio, grazie per aver ispirato me e tante altre persone. Spero di vederti presto". Un esempio, Pogba come Bryan, anche per la Juventus. Che domenica gioca a Vinovo contro il Carpi, nella partita che potrebbe rappresentare il ritorno ufficiale tra i convocati, oltre che in campo, per il giovane bianconero. Nella certezza che, comunque vada, quando il numero 18 farà nuovamente il proprio ingresso in campo, sapremo di aver fronte un Calciatore, un Uomo, un Esempio. Per tutti, nessuno escluso.