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"Noi abbiamo un’idea chiara: le competizioni sportive secondo il modello europeo sono aperte. Partecipa chi merita, non partecipa chi ha un nome", le parole di Giorgio Marchetti, vice segretario generale dell’UEFA a Radio Anch’io lo Sport.  "Questa evoluzione di formato non ha fatto altro che confermare questo: è cambiato il format, non il modo di qualificarsi. A suo tempo, i tifosi e tutto il mondo del calcio hanno detto chiaramente cosa pensavano del progetto della Superlega e perché non era adatto per il calcio europeo".

SULLA NUOVA CHAMPIONS - "Penso che si debba aspettare un numero significativo di giornate per capire il trend. Il nostro obiettivo è cercare di rendere il format più interessante, toccare i pochi punti deboli della competizione come i gironi troppo scontati ed evitare di arrivare alla fine del girone con partite prive di interesse. Nelle prime due giornate ci sono stati risultati eclatanti, ma chi ha vinto 9-2 ha poi perso la partita dopo. Due delle squadre che guidano il ranking UEFA hanno già perso una partita. Le caratteristiche di imprevedibilità di questo formato porteranno una competizione interessante e vivace fino alla fine".