Paolo Bruno

La frase di Tudor che spiega tutto: 'Questa va presa come una scuola'
Come? L'ha spiegato Michele Di Gregorio, in tv come in conferenza: "Lascia abbastanza libertà di scelta", le sue parole. Che valgono davvero la spiegazione delle spiegazioni: se prima c'era un copione, adesso c'è un canovaccio. E la libertà è un'occasione per questa squadra di sprigionarsi.
Cosa resta di Juve-Lecce
Era difficile bissare Roma, e forse però la Juve l'ha addirittura superata: il primo tempo è stato bello e importante, in grado di produrre gioco e occasioni. Perfetto, a tratti. Per altri ancora un po' da chiarire, come una sagoma da scoprire. "La gara è stata bella, giusta - ha infatti commentato l'allenatore - frutto di un gran primo tempo e di buon secondo tempo". Ecco, poi ci sono stati gli "ultimi 10 minuti". Dov'è successo di tutto: "Dopo la palla persa di Thuram ci siamo innervositi e abbiamo preso gol da calcio piazzato. E' finita come non piace. Dobbiamo prenderla come scuola".
E tutto, Tudor, sta gestendo esattamente così. Come fosse una scoperta costante, come fosse il primo di una serie di giorni destinati all'apprendimento. Del resto, la Juve ha dimostrato di poter crescere bene, benissimo seguendo questo filone: in tre settimane ha assorbito la mentalità del croato, in un mese può mettere in discesa la corsa Champions, che prima pareva persino l'Everest e che oggi è invece innestata con la marcia giusta. Si può fare, sì. Anzi, a questo punto, con queste consapevolezze, si deve fare.
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