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"La fucilata nella notte". L'ha chiamata così Luciano Spalletti ed è un'immagine molto forte, anche poetica. Il CT ha definito in questo modo la qualità estemporanea di Scamacca e Chiesa, in grado di accendersi in un attimo, ma allo stesso tempo di necessitare di qualche pausa in più. "E ogni tanto vanno stimolati", sorride Spalletti. 


Scamacca e Chiesa: parla Spalletti


"A Scamacca sono capitate 2-3 palle importantissime per far gol, poi è stato sfortunato - ha raccontato il commissario tecnico -. Però era dentro la partita che ha fatto la squadra, non è stato spesso assente. Qualche volta sì, perché lui quando fa la giocata ha sempre bisogno di un attimo per recuperare". 

Per Spalletti, Chiesa è lo stesso: "Ha questa vampata massimale, dove consuma il doppio di un altro calciatore, poi ha quei dieci secondi dove deve recuperare. Loro hanno bisogno di far così, Scamacca brucia moltissimo quando fa una giocata perché la sua è la fucilata nella notte e questo fatto qui lo mette in condizione di dover recuperare un pochino. Perché l'ha richiamato nel secondo tempo? Non deve mai farsi passare la palla dietro: se lui fa fare alla difesa avversaria due passaggi in più permette ai compagni di posizionarsi meglio".


La frase su Cambiaso


Un giocatore che gli ha rubato il cuore, oltre a Calafiori, è palesemente Andrea Cambiaso. Durante la conferenza post, il CT ha parlato di Cambiaso come un giocatore continuo: "Lui è come Frattesi, Andrea ha più relazione con i compagni. E qualità. Poi però quello 'scatto cattivo' non ce l'ha". 

Messi insieme, comunque, fanno la squadra che vuole Spalletti.



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