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La 'Finestra sul Mondo' è la nuova rubrica del direttore responsabile de ilBiancoNero.com, Marco Bernardini.

Il cattivo maestro di Foligno sospeso dai suoi stessi allievi

Ci hanno pensato i ragazzini della scuola elementare di Foligno ad anticipare l’inchiesta che il ministro della Pubblica Istruzione ha aperto a carico dell’insegnante elementare accusato di aver infierito psicologicamente su un suo allievo di colore definendolo “brutto e negro”. Non solo, stando alle testimonianze, questo cattivo maestro avrebbe anche apostrofato la sorellina più piccola chiamandola "scimmia”. Ieri sono stati gli stessi compagni di classe della piccole vittime dell’ episodio inqualificabile a rifiutarsi di entrare in classe tanto che il direttore della scuola è stato obbligato a sospendere l’uomo.

Ancora a piede libero ma forse per poco i manager colpevoli di strage alla Thyssen

Da dodici anni due dirigenti tedeschi vivono tranquillamente liberi nel loro Paese malgrado siano stati condannati per la strage in Italia alla Thyssenkrupp nel cui rogo morirono bruciati vivi sette operai. I loro colleghi italiani si trovano da anni già in prigione. Ora finalmente, come chiedono i famigliari delle vittime, dovrebbe toccare anche a loro. Così almeno ha decretato il tribunale di Essen anche se i due manager hanno impugnato la decisione presso la Corte di Appello. L’arresto, con il quale verrebbe fatta un poco di giustizia, potrà avvenire soltanto dopo il pronunciamento definitivo.

Ondata di proteste contro Salvini che sbeffeggia i giovani in Sardegna

Si presume che un ministro della Repubblica italiana, nonché vice premier, abbia il sacrosanto dovere di comportarsi in maniera adeguata al ruolo che gli è stato conferito. Una regola che pare non interessare Matteo Salvini il quale, tra un “comizio” e l’altro, usa Twitter come arma di attacco a chi lo ha attaccato. Ultime “vittime” i giovani studenti della Sardegna che lo avevano contestato durante il suo tour nell’isola. “La solita sceneggiata a pugno chiuso e cantando Bella Ciao. Li manderemo tutti al prossimo Festival di Sanremo”, è stata la reazione del ministro leghista che, in questo modo, è riuscito a scatenare anche le ire dell’Associazione Partigiani d’Italia.

Francesco e i suoi cardinali quasi in lacrime sentendo le storie horror delle vittime di abusi

E’ arrivato al secondo giorno il summit voluto da Papa Bergoglio in Vaticano sugli abusi sessuali e sulle violenze nel sacerdozio. Oggi Francesco e i suoi cardinali hanno ascoltato le confessioni pubbliche fatte da molti di coloro i quali , soprattutto quando erano ragazzini, hanno dovuto subire nefandezze assortite dalle quali sono stati segnati per tutta la loro esistenza. Una serie impressionante di episodi raccapriccianti quasi da film horror il cui racconto ha spinto quasi alle lacrime il Santo Padre insieme con le altre eminenze togate. “Mai più…mai più” ha sussurrato Francesco. Il congresso si concluderà domenica con la presentazione di un importante documento operativo.

Verrà processato il padre che a Rigopiano violò i sigilli e mise fiori dove morì il figlio

Ventinove morti e ancora nessun responsabile per la tragedia di Rigopiano dove, nel 2017, un valanga si staccò dal monte e travolse l’albergo uccidendo degli innocenti. L’inchiesta sulle cause e sulle eventuali colpe per il disastro procedono secondo i temi della nostra lenta Giustizia. Una giustizia che trova il modo e il tempo per mandare a processo il signor Alessio Feniello il padre di una delle vittime, Stefano. L’uomo finirà davanti ai giudici perché si è rifiutato di pagare una multa di 4500 euro per aver violato i sigilli sul luogo della tragedia dove volle portare dei fiori nel posto dove era morto il figliolo.