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L'incontro in settimana, l'incontro che può risultare decisivo. E il rischio che possa essere l'ultima pagina del romanzo in bianconero della Joya. Scrive così il Corriere dello Sport, che racconta "la crisi del settimo anno" tra Paulo e la Juventus. Giovedì, il 10 (curiosa coincidenza), con la Juve sempre più quarta è previsto l’incontro tra l’ad Arrivabene e l’agente della Joya, in cui ci sarà molto da parlare dopo gli sguardi e le tensioni. Fattori diversi, economici e non solo, orienteranno le scelte e ciascuna delle due parti ha carte importanti da giocarsi.
 
"Giovedì Maurizio Arrivabene incontrerà infatti il procuratore-non-procuratore di Paulo, quel Jorge Antun che l’inverno scorso non poté firmare il prolungamento di altri quattro anni e mezzo (accordatogli a parole) poiché non aveva ancora la domiciliazione. Una situazione paradossale, al limite del ridicolo, incredibile nel mondo del superprofessionismo. Da quel momento - si legge sul Corriere - le cose sono radicalmente cambiate, precipitate: la Juve del sostanzioso aumento di capitale ha fatto conti più freddi, precisi e aggiornato l’elenco delle assenze per infortunio e malanni d’altro genere del ventottenne argentino giungendo alla conclusione che forse non ne valeva, non ne vale la pena. Non più". Ma cosa o chi c'è dietro questo mancato rinnovo? Una questione personale, che le varie pretendenti possono acuire, aumentando la distanza. L'Inter su tutte, poi Barcellona e Atletico Madrid.