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"Sarei contento di arrivare a fine febbraio con questo distacco per lottare per i primi quattro posti. Dico così perchè a gennaio e febbraio abbiamo tutti gli scontri diretti, poi le altre si arrangeranno tra di loro e il nostro calendario sarà più semplice". Parole di Massimiliano Allegri, nella serata in cui la Juventus rosicchiava due punti all'Atalanta. Subito accontentato, almeno per il momento: perché anche il Napoli lascia allo Spezia i tre punti del Maradona e la Juventus si ritrova così, alla fine di un girone di andata che resta per molti versi deludente, a -4 dal quarto posto e a -5 dal terzo. 

GENNAIO IS COMING - Se Allegri parla di fine febbraio è perché sa che soprattutto questo periodo - prima del ritorno della Champions - dirà chi è la Juventus. In ordine, considerando soltanto la Serie A: Napoli in casa, Roma in trasferta, Udinese in casa, Milan in trasferta, Verona in casa, Atalanta in trasferta, Torino in casa e a chiudere Empoli in trasferta. Effetti di un calendario che spariglia le carte e che - dipende dai punti di vista - regala alla Juve il rischio di vanificare la rincorsa all'Europa appena iniziata o l'occasione di risalire (e restare) sul carro delle prime. 

COSA SERVE - Vittorie, innanzitutto. Ma la sensazione è che la Juventus vista contro Cagliari, Bologna, Venezia, Genoa e Salernitana non basterà. Se cresce il livello delle avversarie, dovrà farlo anche quello della Juventus. Un aiuto potrà arrivare dall'infermeria - e da un po' di buona sorte: non va dimenticato che Allegri ha dovuto fare a meno di Chiesa, Dybala, Danilo, a tratti Kulusevski, Chiellini e McKennie. Non è cosa da poco. Ma al di là di chi scende in campo, l'atteggiamento è un dodicesimo uomo che è mancato troppo spesso, per ammissione degli stessi giocatori. L'ultimo ad averlo fatto notare è Szczesny: se la percezione degli stessi giocatori è non essere immuni da una puzza sotto il naso in certi momenti della partita, il problema esiste davvero. Eventuali risultati positivi contro le altre grandi non dovranno alimentare un effimero senso di superiorità, ma rendere questa squadra ancora più cattiva. La fine febbraio in fondo non è poi così lontana e sarebbe un peccato restare a guardare...