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Tra un addio e un benvenuto: Sampdoria-Juventus è stata la partita degli opposti, che poco ha lasciato se non l’amarezza di un ciclo finito con una sconfitta. Nostalgia? Forse. Eppure, sul rettangolo verde di Marassi è soffiata anche aria di cambiamento positivo: quello rappresentato da tre classe 2000 presenti contemporaneamente in campo.

KEAN - La crescita del ragazzo di Vercelli non stupisce più nessuno: considerato da sempre “più grande” della categoria di riferimento, Moise è finalmente diventato un big in piena regola. A Marassi era arrivato pure il sigillo finale sotto forma del settimo gol in campionato, previo fischio dell’arbitro Nasca per fuorigioco. Ma i numeri parlano chiaro: il futuro è di Kean, la Juve ci lavora da mesi ed è arrivata al traguardo della trattativa per il rinnovo di contratto fino al 2024. Occhio però, perché servirà ancora un incontro con Mino Raiola, che da parte sua chiede adeguate garanzie: l’ex ragazzino diventato big non potrà più essere relegato a seconda scelta.

NICOLUSSI - Non può più considerarsi un “volto nuovo” neppure Hans Nicolussi Caviglia, uno che un’estate fa aveva rischiato di prendersi la scena nel giorno dell’esordio bianconero di Cristiano Ronaldo a Villar Perosa. Era il primo indizio per una stagione da protagonista del centrocampista di Aosta, e così è stato: dalla Primavera alla Serie C (con l’Under 23) fino alla Serie A, un triplo salto carpiato che farebbe soffrire di vertigini chiunque ma non lui. Ieri poco più di un quarto d’ora che vale la terza presenza nel massimo campionato: la sensazione è che il bello debba ancora arrivare.

PORTANOVA - Il figlio d’arte di Daniele (ex difensore di Siena e Bologna) ha preso il posto dell’infortunato Emre Can mettendo subito in campo una dose massiccia di personalità. Il debutto in prima squadra di Manolo Portanova si è concretizzato in una mezz’ora di corsa, ripiegamenti, sportellate e pure un assist al bacio per Kean. Chi lo ha visto in azione con le maglie di Primavera e Under 23 non può essere sorpreso: da mediano o attaccante aggiunto (12 gol in tutte le competizioni), il ragazzo nato a Napoli è una delle rivelazioni della stagione bianconera. Se ne è accorto anche Mancini, che lo ha convocato (insieme a Nicolussi) per lo stage della Nazionale maggiore.

Il futuro è qui, nei piedi dei classe 2000: soffia aria di cambiamento in casa Juve.