LA SCOPERTA - "Come spesso avviene, vai a osservare un giocare e poi ti colpisce un altro. Quattro anni fa andai a vedere Brasile-Croazia Under 15 per seguire Saranic, che è tuttora un ottimo talento, però a un certo punto entrò questo 2002 che, oltre a segnare, mi sembrò molto interessante. Tanto che lo segnalai all'Inter"
LE CARATTERISTICHE - "La prima relazione su Kaio Jorge la preparai nel 2019, durante il Mondiale Under 17. Lui non era titolare in quel Brasile, ma ogni volta che entrava faceva gol. E al di là di questo, che comunque è un indizio importante per un centravanti, di Kaio mi colpivano diverse cose: la naturalezza con cui toccava palla, i movimenti e la tecnica."
I PARAGONI - "Kaio Jorge ha qualcosa di Roberto Firmino, ma in lui rivedo soprattutto il Lautaro Martinez di quell'età. Non una punta centrale classica, ma un 9 che si muove e gioca di squadra. E di Lautaro ha anche la furbizia: è giovane ma molto sveglio, tanto da aver segnato anche in Libertadores col Santos. Ai tempi dell'Inter parlammo molto di Kaio, ma non si possono comprare tutti i giocatori. Vale per l'Inter e per qualsiasi club del mondo. E noi avevamo investito su Lautaro e Satriano."
IN BIANCONERO - "Per la Juventus è un bel colpo, oltretutto i bianconeri lo hanno pure pagato poco data la situazione contrattuale col Santos. Certo, occorrerà un po' di pazienza con lui, del resto lo stesso Lautaro al primo anno in Italia incontrò delle difficoltà. A Kaio va dato tempo di capire la Juve e il calcio italiano. Ma siccome è un ragazzo intelligente e che capisce sempre la giocata, mi aspetto che possa già essere importante a partita in corso. Allegri, avendo sensibilità per i talenti, si accorgerà subito delle sue qualità!"