I NAZIONALI - Come racconta La Gazzetta dello Sport, dopo il fastidio per le parole di Andrea Pirlo, che pure aveva definito i nerazzurri 'fortunati', adesso la dirigenza interista ha da piazzare l'ultimo colpo: i giocatori non saranno liberi di raggiungere le proprie nazionali, "con tutti i rischi connessi". Rischio che l'Inter vuole evitare: già a novembre, Marotta aveva suggerito di 'boicottare le Nazionali'. Un grido d'allarme che si ripete in questo stop di marzo. Da allora nessuno ha risolto, né qualcuno si è occupato di giurisprudenza. Infantino, presidente Fifa, è stato chiaro: "Ci possono essere eccezioni per i calciatori". Che vuol dire: le nazionali non si toccano, poi i giocatori possono decidere se andare o meno.
CONTE INDIGNATO - Attendono tutti la decisione dell'ATS di Milano, che lunedì potrebbe emettere un nuovo dispositivo per dare il via libera dei nazionali, a patto di rispettare lo stesso isolamento adottato a Milano. Scrive Gazzetta: "L’intreccio, in casi come questi, tra motivi sanitari e decisioni politiche è molto stretto. E qui si spiega l’indignazione dell’Inter tutta e di conseguenza anche del suo allenatore, Conte, a fronte dell’ipotesi. La domanda che si fanno i nerazzurri è la seguente: possono le ragioni politiche prevalere su quelle sanitarie?".