INCOSCIENZA E NON SOLO - “In questi momenti ci vuole qualcuno che abbia un po’ di incoscienza”: detto fatto, Spinazzola ha risposto alla grande all’annuncio di Max Allegri alla vigilia del big match. Di incoscienza, su quella fascia, l’esterno di Foligno ne ha portata una buona dose: ben 8 dribbling tentati e 3 uno contro uno riusciti. Ma i suoi 67 minuti in campo hanno visto anche lucidità (un solo pallone perso) e qualità nel palleggio (3 cross andati a buon fine e 3 passaggi chiave). Proprio quello che serviva, vista l’assenza di Alex Sandro e la necessità di partire subito con il piede sull’acceleratore, contro un Atlético forte del 2-0 maturato al Wanda Metropolitano.
GIOCATORE DA JUVE - Dalle richieste sul mercato ad una notte da sogno. Sì, perché Spinazzola poteva davvero lasciare la Juve nella scorsa finestra di mercato. Si era mosso in particolare il Bologna e l’intesa trovata da Paratici per Matteo Darmian rappresentava un passo in avanti importante per un eventuale cambio sulla fascia. Niente da fare, Leonardo si è tenuto stretta quella maglia bianconera conquistata dopo tanta gavetta e momenti bui (ultimo dei quali l’infortunio al crociato del ginocchio destro rimediato lo scorso maggio). L’occasione giusta è arrivata e “Spina” l’ha colta, dimostrando di essere un giocatore da Champions, un giocatore da Juve. “¿Quién es Spinazzola?”: da oggi, non sentirete nessuno fare questa domanda.