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Tony Damascelli sulle pagine de Il Giornale ha attaccato duramente Allegri e la Juventus: "Ha vinto la Juventus, ha perso Allegri. Tre gol realizzati dalle riserve Kean, Chiesa, De Ligt, quelli che «vogliono giocare nella Juventus», partita stramba come era stramba la formazione d'avvio scelta dal fenomeno di Livorno che ha tenuto a riposo Locatelli, schierando De Sciglio a sinistra e McKennie in mezzo al campo, uno scarabocchio presuntuoso non una disegno tattico intelligente, sempre tenendo fede all'arroganza dell'allenatore che presume di essere più importante dei suoi dipendenti. Allegri ha continuato a strillare halma, halma ai suoi ma non ha ancora compreso che se c'è qualcosa di cui la Juventus abbisogna è la tensione agonistica, alzando il ritmo per ritrovare quegli attributi che la pigrizia del tecnico livornese trasmette". E sulla dirigenza ha aggiunto: "Un quadro abbastanza grottesco ma questa è la Juventus attuale che ha qualche problema di relazione anche tra i dirigenti: ieri a Spezia erano presenti Nedved e Cherubini ma non Arrivabene e questo andrebbe chiarito in un momento nel quale la società seguita a restare in silenzio, nonostante il caso Ronaldo, il passivo devastante e la situazione di classifica, scaricando tutto sull'allenatore e sulla squadra... La vittoria evita la vergogna ma non risolve i problemi legati all'allenatore".