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Non volevano il VAR, ora lo invocano. Avrebbero asfaltato l’Atletico, ora è stata asfaltata. L’allenatore, a fine partita, dice che il primo tempo è stato giocato bene solo perché erano 0 a 0; per il resto la sua squadra non aveva toccato palla: quasi tutti i contrasti persi, passaggi lenti e orizzontali, un solo tiro centrale, in porta.
Indovinate di chi stiamo parlando: della Juventus, naturalmente esposta ad una figura internazionale pessima. Ma questo ormai è risaputo.

Per il futuro, invece, non è affatto detto che non riesca a passare il turno. Perché, prima di tutto, Collina non c’è più e poi perché a capo dell’ECA siede nientemeno, da più d’un anno, lo stesso presidente della Juventus. L’ECA è la “potentissima organizzazione che riunisce i club del continente (definizione della Gazzetta dello Sport)”. E voi pensate che l’ECA per il disperato ritorno all’Allianz di Torino non si farà, sottotraccia, sentire? Già la gratuita ammonizione di Diego Costa, che salterà la partita e il goal annullato a Morata per una veniale spinta a Chiellini hanno servito l’antipasto. 
Per la Juve, infatti, bisognerebbe inventare lo spintometro,
visto che i suoi giocatori quando sono pressati nella propria area cascano come birilli: vedi, oltre al già citato Chiellini, Bonucci tarantolato a terra per essere stato sfiorato da Gimenez.

Un goal alle zebre glielo regalano (sempre che riescano a tirare in porta), un goal glielo levano. E quindi i giochi non sono affatto chiusi.