Trattasi d’ illusione, ormai possiamo dirlo. Forse per questo la società, fino a ieri, era tutta protesa alla ricerca così pressante di un secondo centravanti da rendere Scamacca una specie di sogno proibito. Certo, visti gli infortuni, il Covid o altri virus, avrebbe fatto comodo una’ altra punta centrale, ma la priorità è questa? L’attacco è il vero nodo nevralgico? Un Morata in buona saluta ricopre quel ruolo più che bene. Non è in avanti, quindi, che ci sarebbe un’immediata necessità d’intervento, ma a centrocampo. Così un giorno sì, un giorno no, si sfoglia la margherita dei desideri: Locatelli, Jorginho, Aouar…
Certo l’ultimo è davvero un bel sogno, il secondo no. Resta la possibilità Locatelli assai gradito a Pirlo. Ma siamo, appunto, nel campo dei sogni. Prima ci sono i bisogni. E il bisogno è quello di accompagnare ad altra destinazione Rabiot e Ramsey. Abbagliati dall’apparente libertà del parametro zero, non ci si accorge che il nodo scorsoio è rappresentato dallo stipendio. Infatti, chi se gli accolla i 7 e oltre milioni a testa del gallese e del francese? E’ probabile che, stante la volontà dei giocatori di cambiare maglia, sarebbe necessaria la svilente manovra del prestito con mezzo o più stipendio pagato.
E’ altamente improbabile che sia il labile Ramsey, sia il confuso Rabiot possano essere richiesti da squadre di un certo rango. E, per essere chiari, nemmeno da compagini più modeste. Forse quest’ultime li accoglierebbero a un patto: gratis, senza scucire una lira. Il bilancio non permette, però, troppa libertà di manovra perciò i sogni potrebbero svanire per lasciar posto agli incubi: svendere Dybala e continuare a vedere loro due (avete capito chi) con le maglie bianconere. A meno di non fare uno scambio alla pari con De Paul che indossa gli stessi colori. Ma è fantacalcio e anche in questo caso non sarebbe facile.