Dopo una stagione da protagonista con l’under 17 bianconera di Francesco Pedone – per lui 21 presenze con 2 gol e 2 assist -, quest’anno Nonge Boende è diventato un imprescindibile della Primavera di Paolo Montero. Alla definizione di centrocampista moderno, box to box, si può trovare una sua foto: nel suo bagaglio ha caratteristiche tecnico fisiche e qualità per interpretare al meglio entrambe le fasi di gioco. Ruvido e roccioso quando c’è da interrompere le trame avversarie, delicato nell’accarezzare il pallone e portarlo in giro per il campo quando tocca a lui costruire. Dribbling, visione di gioco, precisione sul lungo e sul corto: non stupisce che si segnali come uno dei calciatori di maggiore qualità nella rosa dell’Under 19.
Non stupisce nemmeno la scelta dello staff tecnico della Juventus di inserirlo nella lista dei giovani che questo pomeriggio si è allenata insieme alla Prima squadra di Allegri, in vista della sfida di Champions League contro il Paris Saint-Germain. Una scelta che non è passata inosservata ai tanti che lo stanno seguendo con la maglia della Primavera: “Sarà lui uno dei giovani convocati?”. No, Nonge Boende non può essere convocato in Champions League, in quanto non iscrivibile nella lista B per la competizione europea. Non lotterà nemmeno di fianco ai suoi compagni, nel match di Youth League che deciderà chi tra Juve e Psg comanderà il girone, in quanto squalificato per somma di ammonizioni.
Tornerà presto in campo, per trascinare ancora una Juventus Primavera che sta impressionando in Italia e in Europa. La rampa di lancio, però, è pronta; i motori si scaldano e il countdown è attivato: per lui sta arrivando il momento di partire, scalare gerarchie e squadre. Oggi un assaggio del Training Center della Continassa, in un domani molto vicino potrebbe diventare un’abitudine.