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L'ex arbitro Boggi ha risposto a Radio Punto Nuovo alla decisione dell'Aia di procedere per vie legali dopo le sue recenti dichiarazioni: "Non hanno niente da fare e che pensare. Ho detto tutte cose vere, provate. Andiamo in tribunale, la differenza che passa tra me e loro, io sono malato e non so neanche quanto tempo mi resta, loro di me cos'hanno paura? Ho espresso solo un mio giudizio è meglio che non facciano niente, io non ho offeso nessuno, gli ho anche fatto i complimenti. Quando si fanno le elezioni chi vince prende tutto, non c'è neanche occasione di presentare qualcosa di diverso: se questa è democrazia, allora hanno ragione loro. Gli arbitri si dovrebbero preoccupare, invece di essere coccolati o guidati... un minimo di democrazia interna farebbe bene. Se si sono offesi sulla questione di calciopoli, la preciso. Se è successa calciopoli con 44 arbitri da gestire, non è più semplice che accada su 20? Ci sono tutti i presupposti, se questa è un'offesa... Nicchi non avrebbe dovuto fare il terzo mandato, figuriamoci il quarto, cos'è una monarchia? C'è bisogno di giovani in quest'associazione".